Ho 59 anni, vivo da trentasette nel secondo municipio e ci venivo da sempre, una volta all’anno, quando vivevo negli Stati Uniti e più di una volta all’anno quando vivevo a Bruxelles. Mio padre, figlio di immigrati irlandesi, aveva lasciato a trent’anni il suo incarico di professore universitario di economia per arruolarsi nell’esercito americano per combattere il Nazismo e il Fascismo. Conobbe mia madre a Roma all’indomani della Liberazione nel 1945 e le promise che sarebbero tornati a Roma una volta all’anno: mantenne la sua parola. Sono stato uno studente del college di Amherst, rosso di idee e di capelli. Fin dal liceo ero critico nei confronti dell’America sui temi della discriminazione razziale e della sua politica internazionale. Mi tenevo aggiornato sulle questioni italiane e del mondo attraverso il Manifesto che da quando avevo 18 anni è diventato il mio giornale. Dopo aver completato il mio Dottorato di ricerca a Roma sul poeta americano John Ashbery, sempre a Roma ho avuto e ho l’incarico per insegnare inglese all’Università La Sapienza. Le mie passioni, oltre la politica, sono la poesia e il cinema e curo da anni un blog quotidiano sul cinema a Roma. Sono molto legato a questa città e a questo municipio dove ho messo i radici e dove sto crescendo mia figlia. Vorrei una città sempre più vivibile per i residenti, i turisti, i migranti e per chi viene qui per iniziare una nuova vita. Con le compagne e i compagni dell’ANPI e della Sinistra del secondo municipio sono impegnato a risolvere i problemi locali a partire del traffico, l’inquinamento e attenzione ai soggetti più deboli. Sono anche impegnato in questioni nazionali come la lotta contro il premio di maggioranza della legge elettorale Italicum e alla costruzione di una sinistra unita.