Cinquantasei anni, abruzzese, laureata in scienze statistiche ed economiche. Ho studiato e vissuto per molti anni a Bologna, lavorando come ricercatrice in una società di studi economici. Attualmente sono funzionario in un’istituzione pubblica. Nel mio percorso professionale ho maturato esperienza nella programmazione territoriale e nell’analisi dell’economia reale. Vorrei far parte di una comunità più solidale e più rispettosa delle esigenze dei bambini, dei disabili e dei non prepotenti; vorrei vivere in una città più fruibile, più civile, più verde e più pulita; vorrei che le persone disponessero di luoghi, spazi e occasioni per incontrarsi e confrontarsi. Sono convinta che, a differenza di quanto siamo abituati a pensare, esista un’area di sovrapponibilità molto ampia tra queste esigenze e le risorse economiche disponibili. Metto quindi a disposizione la mia esperienza e la mia professionalità per dare un contributo concreto in questa direzione. I miei genitori erano entrambi maestri elementari; mio padre, in particolare, insegnava in una di quelle scuole che una volta si chiamavano “speciali” (perché destinate a bambini affetti da patologie e ritardi mentali), partecipando anche, nonostante il forte impegno profuso nella professione, attivamente alla vita pubblica e all’amministrazione del proprio territorio. Da loro ho ereditato la passione civile, il rispetto per la cosa pubblica, il senso di responsabilità inevitabilmente connesso alla gestione dei beni pubblici e delle risorse che le future generazioni ci hanno lasciato in prestito.